Così s'intitola il capitolo sulle zuppe di un vecchio libro di cucina maremmana; si perchè era usanza contadina quella di mangiare una cucchiaiata di zuppa, qualunque tipo di zuppa, alternata a un morso di cipolla, in modo tale da tener lontane, con le loro zaffate, le zanzare anofele portatrici di malaria!
Tra le tante è menzionata la ribollita, piatto forte di mia nonna,e ricordo di quanto era buona, soprattutto riscaldata i giorni successivi (da qui il nome ribollita).
Così, complice il tempo (fuori sembra essere ritornato l'autunno!) e avendo tutti gli ingredienti necessari, tranne il cavolo nero che non è più di stagione, ho provato a preparala.. Non è venuta come quella di mia nonna, ma di certo non mi lamento.
Ingredienti per 4 persone:
- 400g fagioli cannellini cotti
- 1 cipolla (ma anche porro o cipollotto)
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 mazzo di bietole
- 1/2 verza
- Salvia
- Alloro
- Passata di pomodori
- Olio evo
- Sale
- Pepe
Cuocere i fagioli, tenuti a bagno una notte, in una pentola con abbondante acqua e un paio di foglie di alloro per 40 minuti circa, salando a quasi fine cottura; frullarne metà insieme ad un po della loro acqua di cottura fino a ottenere una purea. Far rosolare in un po d'olio la cipolla tagliata a fette e la carota e il sedano tagliati a cubetti, insieme a due o tre foglie di salvia, per 5 minuti, dopodichè unire i fagioli interi e le foglie di bietola e verza precedentemente lavate e tagliate a listarelle. Aggiungere un paio di cucchiai di passata di pomodoro, la purea di fagioli, un po di acqua di cottura dei legumi e cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti, aggiungendo liquido se necessario. Salare e pepare.
Una volta cotta si può servire o distribuita su fette di pane toscano raffermo e tostato, o, altrimenti, sbriciolando le fette di pane direttamente nella zuppa bollente mescolando bene e amalgamando il tutto. Completare con un filo di olio.